
Prodotti a chilometro zero e filiera corta: arriva la legge
Quante volte abbiamo visto pubblicità o slogan che parlano di prodotto a km zero o filiera corta? Finalmente un quadro normativo interviene per fare chiarezza su concetti fino ad ora ritenuti molto generici e confusi.
L’11 Giugno 2022 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge numero 61 che stabilisce criteri e definizioni di “prodotto a chilometro zero” e di “filiera corta”.
Prodotto chilometro zero e filiera corta: le definizioni della nuova legge
Leggendo la Gazzetta Ufficiale si ritrovano le nuove e tanto attese definizioni.
Possono essere considerati a Km zero gli alimenti prodotti nel raggio massimo di 70 chilometri dal luogo di vendita o di consumo, o provenienti dalla stessa provincia (oppure sbarcati entro i 70 km, nel caso del pescato).
Per quanto riguarda invece la filiera corta, i prodotti caratterizzati da questa dicitura devono arrivare al consumatore finale passando al massimo attraverso un intermediario.
I prodotti, così definiti, sono promossi dalla norma con alcune misure di carattere logistico, come quella che prevede di riservare uno spazio di almeno il 30% delle aree destinate ai mercati in genere, oltre che esserci spazi adeguati per la pesca, prospicenti i punti di sbarco.
Regioni ed enti locali possono inoltre favorire la creazione di spazi ad hoc all’interno dei supermercati, previo accordo con le insegne.
Per quanto riguarda i loghi, ad oggi si attendono indicazioni definitive anche se già si sa che non saranno apposti sulle confezioni ma solo nei punti vendita, sia fisici che online.
In caso di ristorazione invece, i loghi andranno apposti direttamente nei luoghi di consumo.
Le sanzioni, per chi violerà le norme previste dalla nuova legge, andranno da un minimo di 1.600 a un massimo di 9.500 euro.
Fonte: https://ilfattoalimentare.it/filiera-corta-chilometro-zero-arrivata-legge.html