
Etichette sugli alimenti: obblighi ed esenzioni
I consumatori sono sempre più orientati per la scelta del cibo da variabili quali l'origine delle materie prime e la bontà nutrizionale dell'alimento che viene loro proposto.
Dall'indagine del Censis - Mangiare informati (come riportato da Federalimentare) è emerso che:
- il 56,4% dei consumatori legge in modo maniacale l’etichetta
- il 71,4% è sensibile al tema etichettatura
- il 40,0 % si informa per paura di frodi
- il 24,0 % legge l’etichetta perché vuole essere sicuro di acquistare prodotti sicuri
Dichiarazione nutrizionale: cos'è?
Per "dichiarazione nutrizionale" o "etichettatura nutrizionale" s’intendono le informazioni che indicano:
- il valore energetico
- la quantità di grassi (di cui saturi), carboidrati (di cui zuccheri), proteine e sale
Possono inoltre essere riportate anche le quantità di uno o più dei seguenti principi alimentari: acidi grassi monoinsaturi, acidi grassi polinsaturi, polioli, amido, fibre, sali minerali o vitamine presenti nell’allegato XIII parte A e presenti in quantità significativa.
Novità
Rispetto alla precedente normativa di riferimento (Direttiva 90/496/CEE e D.Lgs. 77/1993) il Regolamento europeo interviene su tre punti:
- obbligatorietà generalizzata
- un nuovo schema di realizzazione
- opzioni anche facoltative per l'operatore
Tuttavia alcuni alimenti sono esenti dall'obbligo. Il Regolamento all'allegato V definisce 19 categorie di alimenti che, anche se preimballati (o confezionati), non sono soggette all'obbligo della dichiarazione nutrizionale.
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