
Cioccolato: ancora troppo alti i livelli di metalli pesanti
Il primo rapporto di Consumer Reports aveva già dato esiti inaspettati; a fronte delle festività natalizie4 appena trascorse, il tema è tornato di grande attualità. I livelli di metalli pesanti come piombo e cadmio rilevati nei prodotti con cacao è ancora troppo alto in molti casi.
I metalli arrivano alla pianta assorbiti dal terreno, ma anche attraverso foglie e aria.
L’ultimo rapporto parla di casi con concentrazioni più che doppie rispetto al limite consentito.
I dettagli dello studio
I prodotti analizzati sono stati 48, di sette diverse categorie, con tre campioni analizzati per ciascun prodotto, di origine statunitense.
La buona notizia per la sicurezza alimentare consiste nel fatto che in nessuno di essi è stato rinvenuto arsenico o mercurio (altri due metalli pesanti testati dall’associazione).
Tuttavia in 16 prodotti le analisi hanno rilevato la presenza di piombo o cadmio in quantità superiori ai limiti (talvolta anche entrambi).
Più in particolare, il cioccolato amaro ha visto pessimi risultati: nei test dell’anno scorso, su 28 tavolette, 23 erano risultate contaminate, pari all’82% del totale .Quest’anno non è andata meglio, anche se i campioni sono stati meno (ma differenti): cinque su sette, pari al 71%, sono risultati fuori norma. E la tavoletta con il quantitativo più alto è stata quella del cioccolato Perugina Premium Dark Chocolate.
La replica dei produttori
L’associazione dei produttori americani, la National Confectioners Association, ha replicato, tramite il suo vicepresidente Christopher Gindlesperger, che il cioccolato è sano e buono come lo è da secoli, e che sicurezza, qualità e trasparenza sono priorità assolute dei produttori.
La Food and Drug Administration, dal canto suo, ha gettato acqua sul fuoco, commentando che l’allarme suscitato dai media è eccessivo e che non è dal cacao che arrivano le contaminazioni alimentari più gravi.
Fonte: https://ilfattoalimentare.it/metalli-pesanti-cioccolato.html