
Latte vegetale che assomiglia a quello vero: il nuovo progetto su cui sta lavorando Impossible Foods
Impossible Foods, l’azienda Usa nota in tutto il mondo per aver creato una linea di finti prodotti di macelleria: come l’Impossible Burger, seguito dall’Impossible Pork, e infine dall’Impossible Sausage, sta elaborando l’Impossible Milk.
Lo ha annunciato in videoconferenza il Ceo Pat Brown. L’obiettivo è riuscire a produrre un surrogato vegetale del latte. Nulla però che abbia a che fare con quello di soia, di mandorle o di cocco: «Le alternative oggi disponibili sul mercato – ha affermato Brown – sono inadeguate».
L’azienda dopo aver raccolto investimenti per 700 milioni di dollari nel solo 2020, ha ora intenzione di assumere un centinaio di scienziati internazionali per contribuire allo sviluppo di nuovi alimenti come il latte vegetale.
In realtà i test sull’Impossible Milk sono già a buon punto, come dimostrato in anteprima durante la videoconferenza. Una ricercatrice in laboratorio ha evidenziato la somiglianza cromatica con il latte vero, e ha anche dato prova di due caratteristiche: la capacità di mescolarsi con il caffè e quella di fare schiuma nel cappuccino.
Brown ha poi precisato: «Vogliamo che sia più salubre del latte, ma che abbia lo stesso sapore e che si comporti nello stesso modo in cucina». La ricetta è però sconosciuta e al momento provvisoria anche se la soia rappresenta un ingrediente importante del futuro latte vegetale.
È prematuro ipotizzare quando il simil-latte verrà messo in commercio: molto dipenderà dall’andamento delle ultime sperimentazioni.
La missione di Impossible Foods è comunque ben più ambiziosa. Il Ceo punta a «sostituire l’uso degli animali, entro il 2035». Chiaro il riferimento all’impatto ambientale degli allevamenti intensivi, che secondo la Fao sono responsabili del 14,5% delle emissioni di gas serra sul nostro pianeta.
L’ intento è «riuscire a costruire un sistema in grado di ricreare tutti i cibi che oggi otteniamo dagli animali, rendendoli però più buoni, più nutrienti, più economici, più sostenibili». In prospettiva qualcuno pensa a succedanei del pesce. Il problema è capire anche quali sono i costi finale del prodotto e quindi il listino offerto al pubblico. Intanto i prodotti di Impossible Foods, insieme a quelli della rivale Beyond Meat, si stanno preparando a sbarcare anche in Europa.
In totale si stima che il mercato dei sostituti della carne valga già 4,6 miliardi di dollari a livello mondiale. Entro quattro anni supererà i 6 miliardi, e il 39% delle vendite sarà concentrato proprio nel nostro continente.