Legionellosi: come riconoscerla e prevenirla?
La cronaca italiana segnala sempre più spesso casi di vittime per legionellosi e l’Istituto Superiore di Sanità ne dà conferma dopo aver calcolato che nel 2022 in Italia sono stati registrati complessivamente 3111 casi, circa il 14% in più rispetto all'anno precedente.
Anche l’intera Europa segue il medesimo trend: il 2021 rappresenta sino ad ora l’anno con il più alto tasso di infezione registrato, infatti sono stati segnalati 10.723 casi di legionellosi, ovvero 2,4 casi ogni 100 mila abitanti.
La legionellosi è una forma di polmonite interstiziale causata dal batterio Legionella pneumophila. Questo microrganismo è solitamente presente negli ambienti acquatici: dalle acque sorgive e termali, da fiumi, laghi e fanghi raggiunge le condotte cittadine e gli impianti idrici degli edifici. Serbatoi di acqua, tubature, fontane, piscine, torri di raffreddamento per impianti di climatizzazione e apparecchiature per terapia respiratoria possono quindi divenire amplificatori e disseminatori del microrganismo, divenendo così un potenziale rischio per la salute umana.
L'infezione da Legionella non viene generalmente trasmessa da persona a persona, ma contratta per via respiratoria mediante inalazione o aspirazione di aerosol di acqua contaminata.
L’analisi dei dati fornita dal sistema di sorveglianza nazionale ha dimostrato che oltre il 70% dei casi ha almeno 60 anni e che aumenta notevolmente l’incidenza fra persone di sesso maschile. A ciò si aggiunge il fatto che la presenza di altre patologie concomitanti, per lo più di tipo cronico-degenerativo (diabete, ipertensione, broncopatia cronico-ostruttiva), neoplastico, autoimmune, infettivo o trapianti recenti, è un fattore che innalza in maniera consistente il rischio di contrarre l’infezione. Inoltre, la maggior parte dei casi notificati aveva pernottato in strutture alberghiere, ospedaliere o comunque in luoghi diversi dalla propria abitazione oppure aveva frequentato piscine o si era sottoposta a cure odontoiatriche nei 10 giorni precedenti alla comparsa dei sintomi.
La nuova direttiva sull’acqua potabile
L’elevato numero di casi registrato evidenzia come la gestione dell’acqua negli edifici pubblici e privati venga spesso trascurata o come la formazione dei gestori, degli amministratori degli edifici e dei tecnici del settore risulti inadeguata.
Nell’ambito della prevenzione e del controllo della legionellosi è entrato in vigore a marzo il Decreto Legislativo 23 febbraio 2023 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano con cui l’Italia si adegua alla direttiva europea.
Tale decreto ha lo scopo di garantire all’utilizzatore l’accesso ad un’acqua sicura, sottoposta a severi controlli chimici e microbiologici, fra cui il monitoraggio di Legionella. Per facilitarne l’applicazione, sono state elaborate delle linee guida comprensive di criteri che consentono di valutare, individuare e tenere sotto controllo le potenziali fonti di pericolo, siano esse chimiche o microbiologiche, e di programmare visite ispettive al fine di tenere controllati parametri quali: piombo e legionella.
Per avere ulteriori informazioni, puoi consultare la pagina dell’Istituto superiore di Sanità digitando nel pannello di ricerca “Legionellosi” al seguente link: https://www.epicentro.iss.it/ben/
Inoltre puoi prendere visione di un breve webinar sulla legionella e di un articolo presente sul nostro sito che trattano questa tematica.